Economia
Latina. Articolo 18. Sandro D'Onofrio (Sinistra Giovanile): «Secondo noi è un attacco grave alle lotte e alle conquiste decennali dei Lavoratori»
02/02/2002
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Sandro D'Onofrio, vicesegretario
del Circolo Altiero Spinelli della Sinistra Giovanile.
La proposta di abrogazione dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori
rappresenta ancora, a sinistra, viene vista come
"simbolo delle iniziative ultraliberiste dei radicali in campo economico e sociale e ha lobiettivo di scardinare alle fondamenta il diritto del lavoro colpendo proprio larchitrave del sistema dei diritti di cui usufruiscono sia i lavoratori privati che i dipendenti di enti pubblici. Larticolo, infatti, prevede che un licenziamento ingiustificato non risolve il rapporto di lavoro, in quanto il giudice, che ne accerti lillegittimità, può e deve ordinare al datore di lavoro la reintegra del lavoratore nel suo posto di lavoro.
Il principio della reintegra o tutela reale, dove trova applicazione, ha, in questarco di tempo, mutato radicalmente le condizioni dei lavoratori liberandoli dalle minacce, dalle ritorsioni, dai ricatti e dagli arbitrii dei datori di lavoro; invero ha consentito lesigibilità dei diritti, ha permesso laffermazione delle libertà sindacali e ha favorito il processo di sindacalizzazione nelle fabbriche, nelle scuole, nei cantieri e negli uffici. La sua eventuale abrogazione avrebbe effetti disastrosi per i lavoratori sia sul piano dei diritti collettivi che individuali, in quanto affiderebbe ai datori di lavoro un potere di discrezionalità ampio e illimitato tale da consentire loro licenziamenti illegittimi senza la prova della giusta causa e del giustificato motivo con il solo disagio del risarcimento del danno. Si porterebbe, quindi, il mondo del lavoro dipendente indietro di trentanni: si cancellerebbero, di fatto, quelle conquiste frutto delle lotte del movimento operaio e sindacale della fine degli anni sessanta che sfociarono, appunto, con lo Statuto dei lavoratori".
Insomma, un attacco al Sindacato e alle sue storiche conquiste. Peccato però, ma questo
la sinistra non lo dice, che questo
articolo 18 non sia applicato proprio da partiti e sindacati. I radicali, in questi giorni, stanno raccogliendo le firme, tra l'altro, per l'abolizione dell'articolo 18, contro "i fortini e i privilegi statalisti e sindacali".
del Circolo Altiero Spinelli della Sinistra Giovanile.
La proposta di abrogazione dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori
rappresenta ancora, a sinistra, viene vista come
"simbolo delle iniziative ultraliberiste dei radicali in campo economico e sociale e ha lobiettivo di scardinare alle fondamenta il diritto del lavoro colpendo proprio larchitrave del sistema dei diritti di cui usufruiscono sia i lavoratori privati che i dipendenti di enti pubblici. Larticolo, infatti, prevede che un licenziamento ingiustificato non risolve il rapporto di lavoro, in quanto il giudice, che ne accerti lillegittimità, può e deve ordinare al datore di lavoro la reintegra del lavoratore nel suo posto di lavoro.
Il principio della reintegra o tutela reale, dove trova applicazione, ha, in questarco di tempo, mutato radicalmente le condizioni dei lavoratori liberandoli dalle minacce, dalle ritorsioni, dai ricatti e dagli arbitrii dei datori di lavoro; invero ha consentito lesigibilità dei diritti, ha permesso laffermazione delle libertà sindacali e ha favorito il processo di sindacalizzazione nelle fabbriche, nelle scuole, nei cantieri e negli uffici. La sua eventuale abrogazione avrebbe effetti disastrosi per i lavoratori sia sul piano dei diritti collettivi che individuali, in quanto affiderebbe ai datori di lavoro un potere di discrezionalità ampio e illimitato tale da consentire loro licenziamenti illegittimi senza la prova della giusta causa e del giustificato motivo con il solo disagio del risarcimento del danno. Si porterebbe, quindi, il mondo del lavoro dipendente indietro di trentanni: si cancellerebbero, di fatto, quelle conquiste frutto delle lotte del movimento operaio e sindacale della fine degli anni sessanta che sfociarono, appunto, con lo Statuto dei lavoratori".
Insomma, un attacco al Sindacato e alle sue storiche conquiste. Peccato però, ma questo
la sinistra non lo dice, che questo
articolo 18 non sia applicato proprio da partiti e sindacati. I radicali, in questi giorni, stanno raccogliendo le firme, tra l'altro, per l'abolizione dell'articolo 18, contro "i fortini e i privilegi statalisti e sindacali".