Economia

Diffidata Acqualatina dal riscuotere un deposito cauzionale vecchio di 11 anni

Dalla Consulta provinciale degli utenti e dei consumatori

28/07/2014

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO


Nelle bollette emesse nell'attuale periodo di riscossione da Acqualatina è contenuta la voce "deposito cauzionale", la quale prevede un esborso che va da € 30,10 per le utenze domestiche ad € 1400 - 1.600 per alcune utenze di tipo commerciale o industriale.
I rappresentanti della Consulta Provinciale degli Utenti e dei Consumatori e dell'OTUC, appena si sono accorti di ciò, in quanto nessuno di detti organismi era stato preventivamente messo al corrente di tale iniziativa, hanno immediatamente diffidato l'Amministratore Delegato di Acqualatina a non procedere alla riscossione di un importo che Acqualatina dovrebbe avere incamerato 11 anni fa, all'atto del passaggio delle consegne con i vecchi gestori del Servizio Idrico, siano stati essi i comuni o i Consorzi, specificando che non può, oggi, essere onere degli utenti dimostrare di aver pagato a suo tempo il deposito cauzionale, riguardando, ciò, solo i rapporti tra Acqualatina ed i predecessori.
Lo scorso martedì 22 luglio nella sede dell'ATO4 si è tenuto un incontro interlocutorio con l'Amministratore Delegato di Acqualatina e l'ing. Vagnozzi, durante il quale si era provvisoriamente stabilito che la società avrebbe proceduto a rivedere tutta la situazione relativa ai depositi cauzionali, sebbene siano ormai trascorsi ben 11 anni dalla sua assunzione in carico della gestione del servizio, per cui Acqualatina ha avuto tutto il tempo possibile per effettuare tutti i controlli del caso.
Ciononostante, sembra che Acqualatina, voglia continuare sulla strada della riscossione delle somme relative al deposito cauzionale.
Tale decisione, è in contrasto con lo spirito dell'incontro avuto recentemente, non collima neppure con le Deliberazioni dell'Autorità Garante per l'Energia Elettrica, il Gas ed il Servizio Idrico emesse lo scorso mese di dicembre, le quali, semmai, danno facoltà (e non obbligo) ai gestori di riscuotere la differenza tra quanto pagato e la rimodulazione degli importi dei depositi cauzionali.
Inoltre, essa costringe ad esborsi, spesso notevoli, in un momento storico nel quale i cittadini e le imprese sono costretti a sopportare enormi sacrifici per la crisi generale che sta colpendo il Paese già da ben 6 anni.
Chiediamo, quindi, che l'ATO4 sottoponga alla Conferenza dei Sindaci che si terrà il prossimo giorno 29 l'assunzione di una decisione che, al di là dell'entità delle somme da riscuotere, deve essere di carattere politico, riguardando l'opportunità di porle in riscossione in questo momento storico, decisione che non può essere lasciata ad Acqualatina.
Dal canto suo, Acqualatina deve impegnarsi a mostrare tutti gli atti in suo possesso alle associazioni dei consumatori, per dimostrare anche le attività espletate prima di mettere in riscossione le somme oggi contestate e per far verificare l'effettiva e documentata debenza di tale somme da parte dei soli soggetti dai quali ciò è dovuto, evitando generalizzazioni del tutto fuori luogo.

IL PRESIDENTE DELLA CONSULTA PROVINCIALE UTENTI E CONSUMATORI

Antonio Bottoni

 

 

Redazione ParvapoliS


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