Cronaca

Lavori del sottopasso sulla Sr 148 incrocio con via Le Corbusier

Tutto ok per Pietro Giovanni Liuzzi socio di Quartieri Connessi

17/07/2014

I lavori nella foto del sito www.q4q5.it

Riceviamo e pubblichiamo

 

Un segno di speranza !
Sperare di ascoltare una buona notizia da un giornale radio oppure individuarla nella lettura di un quotidiano appare oggi una impresa impossibile e quelle commentate nei TG ci portano, imitando gli struzzi, a spegnere il televisore perché ruberie, contratti non rispettati, scioperi e così via sono gli elementi che ci nutrono di veleno. Ebbene, voglio, con grande piacere, segnalare una notizia che infonde un po' di speranza.
Giornalmente, dal mio osservatorio fortunato, seguo con ammirazione lo svolgimento dei lavori per la "rotonda" sulla Pontina, all'incrocio con via Le Corbusier. Essi proseguono con lena. L'impresa mostra di possedere preparazione tecnica e programmazione concreta delle attività degne di plauso. Il personale è puntuale negli orari di lavoro ed indossa gli indumenti previsti dalle norme. Alle sette del mattino i cinque camion, a disposizione per il movimento terra e materiali vari, sono giù incolonnati in attesa del primo impiego e le ruspe scavano, caricano lo sterro, preparano i piani inclinati ai fianchi della strada in costruzione, azionate da motoristi con grande abilità interrompendo il lavoro solo per la sosta pranzo. Gli addetti alla stesura dell'asfalto hanno lavorato persino alla luce dei fari per completare il compito assegnato. I materiali, ghiaia, asfalto e quant'altro necessario è sempre stato puntuale per la bisogna. Grande precisione nel montare i "Kit " delle sei unità del supporto dei due tratti pensili della nuova strada. Solo durante lo spostamento dei componenti in cemento pre-compresso, per mezzo della grande gru, è stato sospeso per qualche minuto il traffico su una delle due complanari.
Da esperto di pianificazione per la produzione, impegnato per anni nell'allestimento di un progetto multinazionale, riconosco che le attività del cantiere si susseguono in modo ammirevole.
Non ho alcun legame di parentela o di amicizia con i titolari dell'azienda che, tra l'altro, non conosco il nome. Ho sentito il bisogno di scrivere queste mie note perché credo che esso non sia una eccezione ma un esempio per ricordarci ciò che manovali, operai, tecnici e ingegneri italiani possono realizzare se ben guidati ed opportunamente retribuiti.
Pietro Giovanni Liuzzi
Socio Quartieri connessi

Redazione ParvapoliS

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