Economia

Paoil, arriva, purtroppo, la cassa integrazione per cessazione attività

Altri 41 lavoratori senza lavoro

14/02/2014

La storica raffineria di Cisterna, una delle più grandi del settore in Italia è definitivamente chiusa.
Questa la bruttissima notizia con cui si apre un anno in cui tutti parlano di indicatori positivi di ripresa, ma che vede la nostra provincia continuare a subire una crisi economica-industriale di dimensioni mai viste e che vede un altro storico ed importante stabilimento precipitare in un baratro senza uscita.
Stiamo parlando di un'azienda che attualmente occupa 41 dipendenti diretti più tutto l'indotto e che è sempre stata un riferimento importante a Cisterna e in tutta la provincia di Latina nel settore dell'olio producendo olio di sansa, di girasole, di vinacciolo ecc....
Nonostante la crisi, la contrazione del mercato e i problemi di liquidità dell'Azienda, anche attraverso l'utilizzo ormai da anni degli ammortizzatori sociali, fino ad oggi almeno la campagna di lavorazione dell'olio di sansa era sempre stata garantita, ma ormai da molti mesi lo stabilimento è completamento fermo e nell'incontro tenutosi oggi presso la Regione Lazio, l'azienda ha richiesto di trasformare la procedura di mobilità aperta il 03 febbraio in cassa integrazione per cessazione attività di un anno con i licenziamenti previsti alla fine dell'anno di cassa integrazione.
Presenti all'incontro gran parte dei lavoratori assistiti dalle OO.SS. di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Ugl Alimentazione,
I problemi nascono da quando l'Azienda con grossi problemi finanziari, ha perso la proprietà dell'immobile che e' passata alle società di Leasing.
La Paoil di Cisterna rimane comunque un sito molto appetibile con enormi potenzialità produttive, di filiera e di mercato per altri gruppi industriali del settore che possano avere l'intenzione e la voglia di rilevarlo rilanciando l'attività produttiva. Si spera che qualche imprenditore serio manifesti interessi per l'acquisto del sito e dell'attività produttiva.
Delusa il Segretario Provinciale Ugl Maria Antonietta Vicaro "L'ennesimo caso di crisi e di perdita di posti di lavoro, che vede nel settore agroalimentare, poche prospettive sul nostro territorio, per i lavoratori licenziati. I motivi? Assenza di politiche comunitarie per portare al parlamento europeo i problemi di un settore che e' stato abbandonato e che invece aveva proprio nella nostra provincia, una grossa vocazione e possibilità di grande sviluppo. I nostri politici prendano atto di questa ennesima sconfitta. Un altro sito dismesso che si aggiunge ai quasi 40 presenti sul nostro territorio"

 

 

Redazione ParvapoliS

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