Economia
Perfili, nuovo presidente della CIA Latina
20/01/2014
Si è svolta ieri, nella splendida cornice del Castello di San Martino di Priverno, la sesta Assemblea elettiva provinciale della Confederazione Italiana Agricoltori della provincia di Latina che ha avuto come tema "Più agricoltura per nutrire il mondo, più reddito per gli agricoltori".
L'Assemblea partecipata da numerosi imprenditori agricoli, che hanno posto con forza il problema del reddito delle aziende agricole e delle difficoltà degli ultimi anni, ha eletto Argeo Perfili, imprenditore agricolo di Pontinia, nuovo presidente della Confederazione Italiana Agricoltori provinciale di Latina.
La valorizzazione dell'agricoltura di qualità in rapporto ai valori del territorio, la difesa del reddito degli agricoltori, la qualità della vita nelle zone rurali, rappresentano gli obiettivi principali del programma approvato dall'assemblea provinciale della CIA. L'agricoltura, ha detto il neo Presidente Perfili Argeo, può rappresentare una grande opportunità per il rilancio dell'economia e dell'occupazione della nostra provincia.
Tra gli ospiti presenti il Sindaco del Comune di Priverno, Angelo Delogu, che si è unito alle preoccupazioni espresse dal neo Presidente e dall'assemblea tutta, in merito ai gravi fatti accaduti che hanno visto tre aziende agricole dei comuni di Priverno e Maenza colpite da incendio doloso. Oltre ai gravissimi danni causati, ciò determina tra gli agricoltori della zona uno stato di intimidazione e rabbia, che può sfociare in ulteriori eventi criminosi.
Quello che è successo è di inaudita gravità - ha commentato Delogu - un atto intimidatorio che va condannato con forza. L'amministrazione comunale esprime profonda solidarietà e rinnova la propria vicinanza ai proprietari dell'aziende colpite.
Il primo impegno del neo Presidente Perfili Argeo sarà quello di chiedere un incontro urgente al Prefetto di Latina perchè è necessario individuare e assicurare al più presto alla giustizia gli autori di questi fatti criminosi ma è altrettanto necessario dimostrare la presenza dello Stato, che non abbandona i propri cittadini al sopruso e alla violenza.