Cronaca
Romeno rimpatriato
Non aveva più lavoro e per mangiare s'era rivolto alla Caritas
19/06/2012
Per decenni l'Italia è stata meta di una forte immigrazione da parte di poveri provenienti da tutto il mondo che con il loro lavoro riuscivano a sostenere la famiglia rimasta in patria. Ma la crisi economica ha sconvolto questo quadro, come è accaduto ad un rumeno di 33 anni. Dormiva in casolari abbandonati a Cisterna ed stato rimpatriato da Es24, l'associazione che si dedica alle emergenze sociali. Si tratta di un pastore di pecore, originario di un comune rurale del distretto di Braila. Era arrivato in Italia nel 2009. Per tre anni ha lavorato in Sicilia, dormendo allaperto o nelle grotte, per accudire gli animali. Lo scorso anno è giunto a Cisterna. Qualcuno gli ha promesso unesistenza meno dura, lavoro ed una paga migliore. Per qualche mese ha lavorato in campagna, dormendo nei fienili o nelle serre, nelle aziende dei datori di lavoro occasionali. Ma il salario gli veniva consegnato in forte ritardo o in misura ridotta. Poi non ha trovato alcun lavoro ed ha cominciato a dormire in ripari di fortuna. Non avevo di che mangiare , ma mi vergognavo di chiedere elemosina dinanzi la chiesa ha detto il pastore agli operatori sociali. Non sapendo come fare per sopravvivere , si è fatto spedire cinquanta euro dalla famiglia, che è poverissima ed era andata avanti, in questi anni, proprio grazie alle rimesse dellimmigrato. Spinto dai morsi della fame, alla fine, il pastore rumeno si è rivolto alla Caritas di Cisterna, che gestisce la mensa per i meno abbienti. La Caritas ha segnalato il caso a Es24. Gli operatori sociali di strada hanno provveduto alle assistenze immediate. Luomo ha chiesto di rimpatriare. Gli è stato fornito un cambio di vestiti, un pacco da portare a casa. Anche un giocattolo ed una piccola somma. La scorsa mattina, allalba, è stato accompagnato alla partenza dellautobus diretto in Romania. Ieri mattina è giunto a casa, da dove ha telefonato per avvertire. Non rivedeva la famiglia da quattro anni. Ha potuto riabbracciare la moglie e lunico figlio di sei anni, affetto da una cardiopatite.
Si tratta del decimo rimpatrio volontario umanitario realizzato da Es24, che è terminale per la provincia di Latina della rete Nirva per i rimpatri volontari (Aiccre, Ministero Interni, Oim). Per il rimpatrio sono stati utilizzati fondi propri dellassociazione di volontariato che gestisce il servizio. Es24, infatti, non dispone di finanziamenti o sovvenzioni pubbliche. Il numero di rimpatri volontari umanitari assistiti potrebbe essere ben maggiore se vi fosse un sostegno pubblico da parte del Comune o di altri enti locali. Vi sono motivi umanitari alla base di queste iniziative. E, però, opportuno aggiungere, ancora una volta, che la presenza sul territorio di senzatetto disoccupati, ammalati, privi di mezzi è, per la comunità, ben più oneroso che il sostegno dei rimpatri volontari umanitari assistiti. Manca un coordinamento che sappia sostenere iniziative come quelle messe in atto da ES24.
Anche per questo caso veràà chista collaborazione al Comune di Cisterna di Latina, sperando che riconosca l'intervento eseguito nel suo territorio con un contributo all'associazione per tutti gli interventi in emergenza sociale.