Cronaca
Alla Regione piace il sud, provincia.
19/05/2012
Latina diventerà la prima città del Lazio, grazie ai turisti che la popoleranno diceva più o meno così lallora aspirante Sindaco Giovanni Di Giorgi allinterno di un spot elettorale che tutti coloro che aspettarono al teatro Dannunzio il presidente Berlusconi per ben due ore ricorderanno benissimo (non per altro perché è stato mandato in onda a ripetizione proprio per tutte e due le ore).
Ebbene nonostante la stagione estiva ormai iniziata, tuttavia, di turisti non si vede nemmeno lombra: la bandiera blu non è arrivata (ed è arrivata per ben 4 Comuni della provincia pontina) molti stabilimenti non sono a norma per i disabili, al mare mancano perfino le rastrelliere per lasciare le biciclette ed i secchioni per la raccolta differenziata.
Certo è stato riaperto Valmontorio, il pontile della nucleare non cè più ed a Rio Martino sorgerà presto un porticciolo. Di turisti però ancora nessuna traccia.
Forse un po di sana promozione del territorio farebbe bene ma è qui che si scopre che ieri, una ventina di tour operator e giornalisti provenienti da Russia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Polonia e Ungheria, hanno fatto tappa a Fondi per visitare alcuni dei siti più rappresentativi e tra oggi e domani visiteranno anche Terracina, San Felice Circeo, Sabaudia, Sperlonga, Gaeta e Formia. Latina? Dispersa. Liniziativa poi è di quelle istituzionali, fa infatti parte dell Educational Tour&Workshop della Regione Lazio, promosso dallassessore al Turismo e Marketing del Made in Lazio Stefano Zappalà (ovviamente proveniente dal sud provincia).
Non che si tratti poi di campanilismo ma di buon senso. In un capoluogo di provincia dove lagricoltura è in perdita, le industrie non ci sono più e lartigianato non decolla, forse puntare sul turismo (a Latina e nei Comuni limitrofi ci sono fiumi e canali navigabili, ci sono zone naturalistiche di rilievo, c'è Villa Fogliano che potrebbe divenire un gioiellino naturalistico e ci sono ben 5 musei praticamente inutilizzati) sarebbe cosa buona è giusta. Pare però che per una volta ci sia tanta tanta voglia di far prevalere il sud. Controtendenze.
Ebbene nonostante la stagione estiva ormai iniziata, tuttavia, di turisti non si vede nemmeno lombra: la bandiera blu non è arrivata (ed è arrivata per ben 4 Comuni della provincia pontina) molti stabilimenti non sono a norma per i disabili, al mare mancano perfino le rastrelliere per lasciare le biciclette ed i secchioni per la raccolta differenziata.
Certo è stato riaperto Valmontorio, il pontile della nucleare non cè più ed a Rio Martino sorgerà presto un porticciolo. Di turisti però ancora nessuna traccia.
Forse un po di sana promozione del territorio farebbe bene ma è qui che si scopre che ieri, una ventina di tour operator e giornalisti provenienti da Russia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Polonia e Ungheria, hanno fatto tappa a Fondi per visitare alcuni dei siti più rappresentativi e tra oggi e domani visiteranno anche Terracina, San Felice Circeo, Sabaudia, Sperlonga, Gaeta e Formia. Latina? Dispersa. Liniziativa poi è di quelle istituzionali, fa infatti parte dell Educational Tour&Workshop della Regione Lazio, promosso dallassessore al Turismo e Marketing del Made in Lazio Stefano Zappalà (ovviamente proveniente dal sud provincia).
Non che si tratti poi di campanilismo ma di buon senso. In un capoluogo di provincia dove lagricoltura è in perdita, le industrie non ci sono più e lartigianato non decolla, forse puntare sul turismo (a Latina e nei Comuni limitrofi ci sono fiumi e canali navigabili, ci sono zone naturalistiche di rilievo, c'è Villa Fogliano che potrebbe divenire un gioiellino naturalistico e ci sono ben 5 musei praticamente inutilizzati) sarebbe cosa buona è giusta. Pare però che per una volta ci sia tanta tanta voglia di far prevalere il sud. Controtendenze.