Cronaca
Intitolata a Manzù la Biblioteca
Una scelta condivisa dalla signora Inge, la vedova del Maestro
29/11/2011
Con voto allunanimità, il Consiglio comunale ha
approvato la proposta di intitolare non già soltanto uno spazio ma lintera biblioteca
comunale al Maestro Giacomo Manzù, cittadino residenziale e onorario di Aprilia.
«Con soddisfazione posso dire ha commentato il sindaco Domenico
DAlessio che oggi inizia un iter che, in caso di esito positivo, avrà un grande
riscontro culturale nella nostra città. La deliberazione consiliare odierna sarà
trasmessa al Prefetto di Latina, successivamente chiamato ad esprimersi sulla nostra
proposta, cui oggi il Consiglio comunale nella sua interezza ha dimostrato di tenere
particolarmente. Lidea di intitolare la biblioteca a Giacomo Manzù è stata condivisa
con la signora Inge, la vedova del Maestro, con la quale siamo in contatto per rendere
ulteriori omaggi allarte e alla memoria di un artista che è stato fonte di ispirazione
per centinaia di artisti locali».
Lassessore per le Politiche Giovanili Luana Caporaso ha poi illustrato le
motivazioni della scelta di intitolare al Maestro Manzù la biblioteca comunale.
«Venti anni dopo la scomparsa del Maestro Giacomo Manzù, che aveva scelto
proprio le campagne di Aprilia per vivere e trovare ispirazione ha detto lassessore
Luana Caporaso - la sua nobile arte continua a diffondere fascino e curiosità in tutto il
mondo. Le vette sublimi raggiunte dal suo tocco leggero, quasi etereo, e insieme così
straordinariamente umano, sono ancora irraggiungibili e ineguagliate. La
personalissima dolce irruenza, così venne definita la sua inconfondibile arte, è stata
capace persino di affascinare i critici più spietati del Novecento. Era un uomo
infaticabile e, riguardo la sua arte, incontentabile. Che scolpisse un cestino di frutta,
un cardinale, Inge, Giulia o Mileto, di pari straordinaria intensità era la sua tensione
artistica. Manzù rende lustro allintera comunità apriliana. Nel 1986, in occasione del
50esimo anniversario della fondazione della quarta città dellAgro pontino, il
Consiglio comunale gli conferì la cittadinanza onoraria. Una scelta che allora tutta la
comunità condivise, orgogliosa di avere un concittadino illustre di così alta levatura.