Eventi & Cultura
Cisterna. "Mestieri de 'na vorta - sderenati"
17/06/2001
Il centro di ricerca e di documentazione didattica sulla memoria storica del territorio di Cisterna, in collaborazione con il Comune di Cisterna di Latina, organizza una manifestazione per i vicoli e le piazze del borgo vecchio d Cisterna, domenica prossima 17 giugno dalle ore 16,30 alle 22. "Mestieri de na vorta - sderenati" vuole riproporre momenti di vita quotidiana, tenendo presente il lavoro che i cisternesi facevano fino allo scorso secolo.
Verranno rappresentati i mestieri scomparsi, nei luoghi della socializzazione per eccellenza: vicoli e piazze. Anche i butteri raggiungeranno gli artigiani al borgo vecchio per cantare stornelli e decantare rime.
Il nucleo della manifestazione sarà larea intorno alla cappelletta del "Divino Amore", in via dellAnello; con uno snodo attraverso i vicoli, senza perdere di vista le piazzette che nascono allinterno dei vicoli stessi.
Saranno rappresentate scene con personaggi, tutti in costume depoca, che impastano i dolci, che impastano il pane, che lavorano il ferro, le donne al mercato, e poi macellai, barbieri, parrucchieri, stagnari, pastori, ricamatrici, asolaie, pantalonaie, materassaie, e altre che man mano andranno ad aggiungersi offrendo la propria disponibilità.
Con tale manifestazione si vuole indurre i cisternesi e le persone di passaggio a riassaporare il vociare, il profumo, la complicità che il processo di industrializzazione ha cancellato. Non è una ricerca di memoria scomparsa, piuttosto il riaffiorare di una memoria sopita e sonnecchiante nellintimità di chi conserva gelosamente quei ricordi come parte di sé e dellaltro.
Ascoltando vari artigiani ed artigiane si è potuto riscoprire un desiderio di mostrare e narrare il proprio tempo e il proprio spazio in modo da donare a tutti gli interessati il piacere di vedere il proprio ricordo concretizzato attraverso la rappresentazione di ciò che si è stati. Il tutto non vuole avere un sentore di malinconia né di sospiro, ma lallegria nel poter ricostruire la storia piccola di un piccolo paese che ha avuto come filosofia di vita proprio lallegria.
Con ciò non si intende faciloneria, ma allegra autoironia, quanto basta per ridere di sé, delle proprie possibilità, sapendo che i cisternesi sono sempre partiti dal nulla o poco per costruire e ricostruire.
Verranno rappresentati i mestieri scomparsi, nei luoghi della socializzazione per eccellenza: vicoli e piazze. Anche i butteri raggiungeranno gli artigiani al borgo vecchio per cantare stornelli e decantare rime.
Il nucleo della manifestazione sarà larea intorno alla cappelletta del "Divino Amore", in via dellAnello; con uno snodo attraverso i vicoli, senza perdere di vista le piazzette che nascono allinterno dei vicoli stessi.
Saranno rappresentate scene con personaggi, tutti in costume depoca, che impastano i dolci, che impastano il pane, che lavorano il ferro, le donne al mercato, e poi macellai, barbieri, parrucchieri, stagnari, pastori, ricamatrici, asolaie, pantalonaie, materassaie, e altre che man mano andranno ad aggiungersi offrendo la propria disponibilità.
Con tale manifestazione si vuole indurre i cisternesi e le persone di passaggio a riassaporare il vociare, il profumo, la complicità che il processo di industrializzazione ha cancellato. Non è una ricerca di memoria scomparsa, piuttosto il riaffiorare di una memoria sopita e sonnecchiante nellintimità di chi conserva gelosamente quei ricordi come parte di sé e dellaltro.
Ascoltando vari artigiani ed artigiane si è potuto riscoprire un desiderio di mostrare e narrare il proprio tempo e il proprio spazio in modo da donare a tutti gli interessati il piacere di vedere il proprio ricordo concretizzato attraverso la rappresentazione di ciò che si è stati. Il tutto non vuole avere un sentore di malinconia né di sospiro, ma lallegria nel poter ricostruire la storia piccola di un piccolo paese che ha avuto come filosofia di vita proprio lallegria.
Con ciò non si intende faciloneria, ma allegra autoironia, quanto basta per ridere di sé, delle proprie possibilità, sapendo che i cisternesi sono sempre partiti dal nulla o poco per costruire e ricostruire.