Eventi & Cultura

Il Palio della Riscossa

Porta Signina si prende la sua rivincita. Esplode lo spettacolo

28/06/2010

Il suggestivo corteo in costume rinascimentale, esaltato in gran parte dall’opera manuale di sartorie specializzate, partito da Piazza della Croce alle ore 16,30 è giunto in Pazza Signina, dopo aver attraversato le strade del centro storico di Cori Monte e Cori Valle, nel bagno di folla riservato ai costumanti dai numerosissimi coresi e turisti curiosi ai bordi delle strade. Alle ore 19.30 ha avuto inizio l’entusiasmante corsa all’anello, svoltasi su una pista immersa tra gli spalti gremiti, un’autentica bolgia, terminata alle ore 20.38 con la vittoria di Porta Signina: i quattro cavalieri giallo - verde, Luigi Paolo Zampini, Ulisse Pieri, Oreste Agnoni e Gino Tartara, con 7 anelli complessivamente infilati, hanno regalato al proprio rione l’ambito drappo Madonna del Soccorso 2010, il tredicesimo, disegnato dall’artista corese Luana Milita. La contrada montanara si è aggiudicata la 1° carriera (4 corse), centrando 3 anelli, ha pareggiato la seconda con Porta Romana ( 2- 2), infilando un solo anello nelle ultime due. Tra le vallarane, i giallo – blu di Porta Romana hanno dato filo da torcere alla vincente, nonostante il flop delle prime quattro corse (0 anelli), portando a casa 6 anelli, 2 per ognuna delle successive tre carriere. Male Porta Ninfina, evidentemente sazia del bis ottenuto lo scorso anno: i cavalieri rosso – blu hanno fatto veramente fatica a vedere la “staccia”, finendo la gara con soli 4 anelli a segno. Per chi ancora fosse ignaro di questo evento, ricordiamo che la corsa all’anello consiste in una gara equestre durante la quale i cavalieri devono infilare, con un pugnale di legno a punta d’acciaio, un anello d'argento pendente da una “staccia” posta a circa metà del rettilineo da percorrere. I quattro cavalieri di ciascuna porta, tre titolari ed una riserva, ognuno contraddistinto dai colori del proprio rione, si affrontano in un duello diretto di abilità e velocità: ognuno dei cavalieri, infatti, in sella al proprio cavallo in corsa, deve centrare l’anello con il pugnale, in modo da raccoglierne il maggior numero possibile, entro il tempo minimo stabilito mediante un’apposita sessione di rilevazione dei tempi di gara e corrispondente alla loro media. Quattro le corse, per ciascuna delle quattro carriere, a disposizione di ciascuno dei tre concorrenti di ogni porta il quale, oltre alla mira e alla velocità, deve anche saper controllare l’entusiasmo dopo aver infilato l’anello: questo, infatti, per essere validamente assegnato alla propria squadra, deve essere oltretutto mantenuto sulla punta del pugnale per una distanza minima subito dopo la staccia, se cade prima di quel limite l’anello non è valido. Per tutta la notte i contradaioli vincitori hanno festeggiato nella taverna rionale mentre i costumanti hanno invaso di colori e suoni tutta la città: le due porte sconfitte hanno ancora a disposizione il Palio di S. Oliva, dove potranno prendersi la rivincita e, c’è da scommettersi, il clima quella sera sarà infuocato, e non solo per il caldo estivo!

Rita Bittarelli

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