Eventi & Cultura

Il Gonfalone dei Favoni, a metà tra storia e devozione religiosa

È il rito, popolare, caloroso, dell'accensione dei fuochi. La vigilia di San Giuseppe

17/03/2010

"XXVIII   Gonfalone dei Favoni". Un tuffo nel passato, nelle antiche tradizioni a metà strada tra storia e devozione religiosa. È il rito, popolare, caloroso, dell'accensione dei fuochi, il Gonfalone che si ripete ormai da tantissimi anni con accensioni in successione nel centro storico e nelle contrade del Comune della media valle dell’Amaseno, tra i Monti Lepini ed Ausoni, che è così riuscito a far rivivere una tradizione secolare. Manca poco al 18 marzo, cioè all'appuntamento con il "Gonfalone dei Favoni", la tradizione che vuole l'accensione dei ‘focaracci’, cioè i grandi falò, detti anche "Faoni", che illuminano la sera che precede la festività di San Giuseppe. Una luce rassicurante, tremula, penetra così tra le bifore, attraversa vicoli e piazze nel cuore del paese e sembra incendiare campagne e colline. È in questa occasione che gli abitanti di ogni rione e contrada diventano quasi un'unica famiglia, tutti uniti per raggiungere l'obiettivo: dare il meglio di sé per animare vicoli,  piazze, colline e campagne con musiche, danze e straordinarie sorprese gastronomiche, sotto l'insegna del proprio stendardo, il gonfalone del quartiere. Un confronto che si trasforma in sfida tra le compagini in una gara, in cui un'apposita giuria è chiamata a decretare il gruppo vincitore del "Gonfalone dei Favoni", l'ambito simbolo che per un anno intero sosterà nel quartiere vincitore, passando di casa in casa. Fino al 18 marzo dell'anno successivo, quando una nuova gara animerà il territorio di Priverno. A vincere è la Contrada che rappresenta la migliore animazione intorno al fuoco, lo stendardo più bello, il fuoco più armonioso, l'atmosfera più originale e capace di far rivivere antiche tradizioni ed, ovviamente, la migliore gastronomia, tradizionale anch’essa. La manifestazione, curata dall’Ufficio giovani ed associazionismo del Comune di Priverno,  rappresenta, nei programmi dell'amministrazione comunale, uno dei principali appuntamenti di promozione turistica oltre che di rivalutazione delle antiche tradizioni.
Il programma di quest’anno prevede la partecipazione di quattro contrade, distribuite nel territorio comunale. Si inizia alle ore 19.30 con l’accensione del focaraccio  del Centro Diurno di San Martino e famiglie di Valle del Canneto,  poi - ogni mezz’ora per dare tempo alla giuria di presenziare e di spostarsi nella successiva contrada, alle ore 20.00 da Don Titta a San Cristoforo, a cura dell’Azione Cattolica;  quindi alle  ore 20.30 a  Mezzagosto, via Prate Nuove, a cura dei ‘Dominioni’ ed amici;  per concludersi, alle ore 21.00  in via Marittima da Marisa ed amici. Le persone che non risiedono a Priverno possono rivolgersi all’Ufficio  Giovani chiamando il numero 0773-912502  per segnalare la loro partecipazione in modo che si possa predisporre apposito coordinamento teso a permettere loro una completa fruizione dell'intera manifestazione. In considerazione del fatto che parteciperanno quattro gruppi c’è la possibilità di iscrivere altre contrade che potranno accendere in orari precedenti o successivi a quelli già assegnati. Si specifica, da ultimo, che la cerimonia di premiazione e relativa assegnazione al vincitore di un trofeo e del "GONFALONE DEI FAVONI", per un anno, e di coppe e targhe ricordo agli altri partecipanti, si terrà  sabato 20 marzo 2010, alle ore 18.00 presso la Sala delle Cerimonie del Palazzo Comunale. La Giuria sarà presieduta dall’assessore Angelo Miccinilli e composta dai consiglieri Vincenzo De Santis, Marco Aurelio D'Annibale, Anna Maria Bianchi, oltre che Salvatore Capirci in qualità di quale Segretario.

Claudio Ruggiero

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