Eventi & Cultura
Meglio Loffarelli
Terzo appuntamento con la stagione teatrale organizzata dal Comune di Priverno
02/03/2010
Terzo appuntamento con la stagione teatrale 2010 organizzata dal Comune di Priverno grazie al contributo dellATCL (Associazione teatrale fra i Comuni del Lazio).
Alle 21 di venerdì 5 marzo al teatro comunale andrà in scena la commedia Meglio questa!, scritta e diretta da Giancarlo Loffarelli e interpretata dagli attori della Compagnia teatrale Le colonne.
E fu la stessa compagnia, in prima nazionale, nel 1995 al Teatro dei Satiri di Roma, a portare in scena la commedia che ha avuto un enorme successo di pubblico e di critica tanto che, nel corso di questi quindici anni, è stata ripresa più volte anche da altre compagnie teatrali.
Al momento è nel cartellone di numerosi teatri del Trentino Alto Adige interpretata dalla Compagnia Asolo Teatro.
La sua traduzione in lingua russa ad opera di Natalja Osis, docente di lingua russa dellUniversità di Genova, è stata inserita allinterno di un volume contenente opere di altri autori teatrali contemporanei e verrà presentata proprio nel mese di marzo 2010 a Mosca per iniziativa della casa editrice Triquadrata.
Meglio questa! è un atto unico. La commedia rappresenta lo svolgimento di un'azione unitaria, quella compiuta da due (presunti) fuorilegge che fanno irruzione in un teatro in cui una compagnia teatrale sta recitando Casa di bambola di Ibsen.
Il meccanismo strutturale dell'opera è quello delle scatole cinesi, dove ogni verità che sembri definitiva si apre ad ulteriori sviluppi che la rendono vana: una compagnia sta rappresentando un testo drammatico come quello di Ibsen (ma il testo che effettivamente viene rappresentato è tutt'altro che drammatico); fanno irruzione due banditi (che non sono banditi); uno dei banditi si rivela essere un ex attore della compagnia in cerca di vendetta (in effetti è un attore ancora effettivo della compagnia che sta recitando il ruolo dell'ex attore); nella sala fa irruzione la polizia (che non è la polizia); il bandito-ex attore in questione viene ucciso (ma in effetti non viene ucciso); il tutto si rivela essere un tentativo finito male di attirare l'attenzione sulla compagnia da parte della stampa (in effetti il tentativo è tutt'altro che finito male); un giornalista cade nella trappola. Questa è l'unica cosa "vera" di tutta la vicenda.
Quelli che nel corso della vicenda sembrano essere nemici arroccati su sponde opposte (gli attori minacciati, i banditi aggressori, la polizia), alla fine si rivelano ununica "banda" decisa a tutto pur di raggiungere il proprio scopo che è quello di continuare a fare teatro in condizioni migliori.
In altre parole una travolgente catena di apparenti verità destinate a rivelarsi infondate tranne che al momento dell'esito finale, quando la commedia si rivela essere una descrizione satirica della società fondata sul sensazionalismo a tutti costi, dove la notizia è più vera quanto più eclatante. A farne le spese, in questa occasione, è un'arte "timida" come quella del teatro, di per sé così aliena da sensazionalismi di ogni tipo, che però per farsi largo è costretta a cercare compromessi con uno stato di cose estremo e delirante.
E' questa infatti l'altra tematica che emerge dal testo: il teatro che è schiacciato da un progressivo rincorrere la notizia eclatante, il teatro che vive invece di rapporti umani semplici e coinvolgenti, il teatro che riesce ancora a trovare uno spazio vitale grazie a quell'arte d'arrangiarsi sperimentata nel corso dei secoli da generazioni di attori girovaghi, comici e guitti.
Il pubblico è coinvolto da una serie di esilaranti colpi di scena che rendono alta la tensione dall'inizio alla fine così come pure il livello comico.
La separazione fra scena e sala è completamente annullata, favorendo invece un'estrema mobilità degli attori fra i due spazi che, pur restando architettonicamente separati, cessano di esserlo drammaturgicamente.
Per informazioni è possibile contattare la Biblioteca Comunale dal lunedì al venerdì mattina ore 8 14, pomeriggio 15- 18.30 (telefono 0773912501).