Cronaca
Comunità in dialogo
Attivo il nuovo centro di Padre Matteo a Porto Badino
23/09/2009
Il dialogo nella comunità di Padre Matteo guadagna grandi consensi tra i giovani.
Il protocollo di intesa siglato tra la Provincia di Latina e la Comunità in Dialogo di Trivigliano, che si occupa di giovani in condizioni di disagio, legati, nella maggior parte delle situazioni, al consumo di stupefacenti, vecchie o nuove droghe o di alcol, ha dato i suoi frutti. Con lapertura del nuovo centro a Porto Badino, nella ex casa cantoniera della Provincia di Latina, di intensifica lattività del centro.
Negli ultimi 4 mesi nei centri di ascolto di Terracina, Latina Scalo e Fondi sono stati efettuati 77 colloqui, che hanno riguardato 18 giovani e 15 famiglie, che si sono rivolte al centro per cercare aiuto nelle loro difficoltà. Inoltre, proseguono gli incontri settimanali presso il centro di ascolto di Terracina, con la presenza costante di 35 nuclei familiari. Nel mese di maggio, in attesa della disponibilità del centro di prima accoglienza di Porto Badino è continuata, tramite lutilizzo del centro già esistente a Maenza, lattività di inserimento di 4 giovani presso la Comunità.
A partire dal mese di giugno è diventato agibile il centro di prima accoglienza di Porto Badino, che è aperto tutti i giorni 24 ore su 24. Inizialmente sono stati effettuati i lavori necessari per la necessaria vivibilità ed agibilità degli ambienti, con trasferte di personale anche da Trivigliano.
Nei primi giorni di agosto sono quindi stati accolti dai tre operatori a Porto Badino i primi giovani del territorio per offrire loro un sostegno nella fase critica dellastinenza, anche orientandoli ad un possibile percorso riabilitativo in Comunità. Nel mese di agosto sono stati quindi accolti 3 giovani, di cui due sono già stati inseriti in forma residenziale in Comunità a Trivigliano.
Nellambito di tali attività hanno avuto inizio rapporti di conoscenza e di collaborazione con i Ser.T. di Latina e di Terracina, nonché con gli S.P.D.C. di Latina e di Formia. In particolare, presso il Ser.T. di Latina si sono svolti alcuni colloqui, richiesti dagli stessi operatori delle ASL, che intendevano conoscere meglio il percorso della Comunità, al fine di indirizzare più efficacemente le persone che si rivolgono al loro servizio.
Analoghe richieste sono venute anche dallS.P.D.C. di Formia, dove un operatore si è recato per due volte al fine di svolgere colloqui con 2 utenti che sono stati inseriti in Comunità dopo essere passati per il centro di prima accoglienza a Maenza.