Eventi & Cultura

Eleonora Cappelli a Terracina

Un versissage con 33 opere recenti ad olio. Titolo significativo: Elika Pop-Mania

15/09/2009

Si inaugura oggi a Terracina, sala comunale, la personale di Eleonora Cappelli. Dalla seconda metà degli anni ‘50, a tutt'oggi un processo di rinnovamento e di revisione culturale da parte di giovani artisti americani ha portato alla comparsa di termini quali neo dada e pop art che ancora oggi si sviluppa nel corrente discorso artistico, a cui Eleonora Cappelli fa riferimento presentandoci 33 recenti opere ad olio, in questo vernissage con il titolo di “Elika Pop-Mania”. Eleonora Cappelli è una giovane artista, arrivata all’arte e alle sue espressioni, dopo periodi di intensa attività meditativa, ampliata nel silenzio della sua abitazione che spazia sui riflessi e colori del lago di Fondi, abbracciando l’orizzonte e le vicine montagne nell’alternarsi delle stagioni. I ricordi e i sogni e le visioni si ordinano nel proprio io, Eleonora ferma sulle sue tele ricordi di viaggi che non possono essere dimenticati, instantanee di sue amiche e gli attimi della sua vita in un guardarsi dentro, coinvolgendoci tutti e con l’esaltazione dell’uso del colore e delle sue forme. Roy Lichtenstein alla domanda Cos’è la pop art rispondeva : “Non lo so, servirsi dell’arte commerciale per il contenuto del quadro, suppongo. È stato difficile fare un quadro che fosse spregevole al punto che nessuno l’avrebbe appeso - appendevano al muro tutto. Era quasi normale appendere uno straccio sgocciolante, tutti c’erano abituati” Claes Oldenburg Diceva: “Sono per un’arte che prende le sue forme dalla vita... sono per l’arte delle pompe di benzina bianche e rosse e per le ammiccanti pubblicità dei biscotti, sono per l’arte dei graffi sull’asfalto, sono per l’arte dei grossi pneumatici dei rimorchi, sono per l’arte dei gelati lasciati cadere sull’asfalto, sono per l’arte degli orsacchiotti decapitati, degli ombrelli esplosi, delle sedie con le gambe rotte, degli alberi di natale in fiamme, dei resti dei mortaretti, delle ossa di piccione e delle scatole con dentro uomini addormentati. Sono per l’arte che appende, l’arte dei conigli insanguinati e delle vecchie galline, dei tamburelli e dei fonografi di plastica, di scatole abbandonate legate come faraoni”. Andy Warhol soleva dire :“Se volete sapere tutto di Andy Warhol, non avete che guardare la superficie dei miei quadri, i miei film e me stesso. Eccomi. Nulla è nascosto.” Così anche per Eleonora Cappelli non volendo fare alcun paragone con i grandi sopracitati, se volete sapere di Eleonora, non avete che guardare la superficie dei suoi quadri. Nulla è nascosto.

Sara Fedeli

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