Economia
Nalco, procedura di mobilità per 21 persone
La Direzione ha dichiarato che questa ristrutturazione è stata richiesta dalla sede europea
05/06/2009
In data Odierna, presso gli uffici di Confindustria di Latina, si sono incontrati i vertici di Nalco Italiana srl con la delegazione dell UGL-Chimici rappresentata dal segretario provinciale Armando Valiani e i delegati della RSU Walter Penazzo e Giuliano Otgianu; oggetto dellincontro la situazione aziendale dello Stabilimento di Cisterna di Latina.
Nella riunione la direzione Nalco ha comunicato verbalmente che per problemi produttivi dovuti a un calo della produzione di circa il 30%, nei prossimi giorni ore aprirà una procedura di Mobilità per circa 21 persone, di cui 5 nel reparto Customer service e 16 nei reparti produttivi (magazzino, produzione pianificazione ed uffici).
La Direzione ha dichiarato che questa ristrutturazione è stata richiesta dalla sede europea per rendere lo stabilimento di Cisterna a livelli competitivi, per cui i tagli che la D.A. intende realizzare allinterno dei reparti sono dovuti al calo di produzione, mentre per il servizio di Customer service verrà trasferito in Ungheria.
LA Ugl-Chimici rappresentata dal segretario provinciale Valiani Armando dichiara:
dopo aver appreso tale situazione dallAzienda ha ribadito come sia inaccettabile il licenziamenti dei lavoratori, proponendo strade alternative agli allontanamenti; per cui cerchiamo una revisione in ribasso dei numeri che la Direzione ha dichiarato; La messa in mobilità dei soli lavoratori che hanno già maturato i requisiti pensionistici, o che li matureranno nel percorso della mobilità che avrà durata(come previsto dalle norme vigenti) sostenuti da un compenso economico; Individuare un budget economico con lobiettivo di favorire una incentivazione volontaria dei lavoratori prescindendo dalla possibilità del raggiungimento dei requisiti pensionistici; Verifica della possibilità di reimpiego degli esuberi in altri reparti con corsi di riqualificazione; Abbiamo inoltre suggerito di seguire tutti i possibili percorsi alternativi previsti dalla legge sugli ammortizzatori sociali, al fine di salvaguardare tutti i lavoratori un altro colpo duro per i lavoratori della provincia di Latina.