Economia

Giovani, approvato il piano di zona

Una progettualità di tipo territoriale per esportare un modello vincente

22/11/2008

Approvato il Piano Giovani di Zona ‘Distretto Monti Lepini’ per il triennio 2007 – 2009 in cui Priverno agirà da Comune capofila dell’intero distretto. Con delibera di Giunta n° 300 del 14/11/2008, infatti, l’amministrazione comunale ha approvato il Piano che prima di essere inviato all’Amministrazione Provinciale, è stato corredato della firma della Conferenza dei Sindaci. A darne notizia è il consigliere Roberto Federico che, attraverso l’esperienza del Centro Giovanile privernate, ha avviato l’iter burocratico, seguendo di pari passo il progetto per il quale è stato stanziato un finanziamento regionale di € 211.000,00. Il Piano Giovani vede la partecipazione anche dei Comuni di Bassiano, Sonnino, Maenza, Sezze, Roccagorga, Roccasecca dei Volsci, Prossedi e dell’ASL distretto Monti Lepini. “Per la prima volta – dichiara il consigliere Federico – siamo riusciti a realizzare una progettualità di tipo territoriale. Il primo incontro si è svolto presso il nostro Centro Giovanile e l’idea è scaturita dalla volontà di voler, in qualche modo, esportare anche nei Comuni limitrofi, il modello che noi avevamo adottato per lo ZAG. In questa fase di coordinamento va sottolineato l’impegno e la disponibilità dimostrata soprattutto dalla fattiva collaborazione di tanti giovani dell’intero distretto”. Il Piano Giovani di Zona è stato redatto in collaborazione con l’Ufficio Informagiovani nella persona di Salvatore Capirci cui va il ringraziamento del consigliere Federico e comprende sei progetti distrettuali e otto progetti comunali. Priverno, Comune capofila, coordinerà insieme a Sezze (dal momento che questi sono i due centri più densamente popolati del distretto) tutti gli incontri e le attività che si svolgeranno servendosi anche di due ‘operatori del cambiamento’. Si tratta di figure nuove che si occuperanno di intercettare, recandosi in luoghi di incontro generalmente frequentati da giovani, i destinatari dei progetti. Saranno gli operatori, in altre parole, a fare una ricerca sul territorio e ad individuare direttamente i giovani cui i progetti sono rivolti coinvolgendoli.

Rita Bittarelli

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