Eventi & Cultura
Cori. Grande successo per il Festival della Collina
12/08/2006
In una Cori gremita di persone, soprattutto forestiere, si è svolta lunedì 7 agosto u.s. lunica serata del Latium Festival Festival della Collina Incontri con il Folklore Internazionale CIOFF, giunto alla 31.ma edizione, che oramai da anni coinvolge la città lepina con il suo colorato e festoso turbinio multietnico.
Bellissimi i gruppi partecipanti, dallItalia al resto del mondo, nonostante alcune defezioni dovute allimpossibilità di organizzare unedizione completa del Festival a causa di oggettive difficoltà finanziarie a seguito di un notevole ridimensionamento degli aiuti economici da parte degli Enti pubblici.
La kermesse folklorica mondiale, che in edizioni complete si svolge in diverse città dei monti Lepini e della provincia, da sempre richiama grande interesse ed afflusso di pubblico che coglie così loccasione per visitare le città ed, idealmente, i Paesi rappresentati dai gruppi stessi, attraverso i volti, i costumi, i balli e le esibizioni dei componenti.
Ognuno di questi porta nella nostra realtà locale una parte della storia, cultura, tradizione, in una parola vita, di luoghi lontani, ma uniti nellideale di un mondo allinsegna della pace e della convivenza, di cui i ballerini e figuranti si rendono portavoce e testimoni nelle loro trasferte.
Cori, anche se per una sola giornata ha rivissuto tutto ciò, confermando di nuovo il successo della manifestazione, allinsegna della comunione tra tutti i popoli della terra.
Il preludio della serata, inserita nel contesto del Latium Festival, tra musiche e danze etniche, ha presentato anche lorganizzazione di unEsposizione di Artigianato Artistico locale ed internazionale, molto apprezzata dal pubblico e dagli ospiti stranieri.
Sul professionale palcoscenico del Teatro di piazza della Croce si sono esibiti alcuni tra i migliori gruppi internazionali presenti nel circuito CIOFF italiano per lanno 2006.
Il folto pubblico intervenuto alla serata, circa 2000 spettatori, dopo la coreografica ed acrobatica esibizione degli Sbandieratori dei Rioni di Cori che questanno festeggiano il 40° Anniversario della fondazione, è stato subito contagiato e riscaldato dalle musiche e dalle danze allegre e colorate delle Ande del Ballet Folklórico de Cochabamba della Bolivia.
A seguire il Pith of Africa Dancing Group del Kenia, che con le proprie danze ancestrali, ritmate dai tamburi, ha cercato di trasmettere parte del patrimonio culturale africano.
Il pubblico è stato successivamente conquistato dalla bellezza, dalla grazia, dallabilità fisica e dalla plasticità dei movimenti del Folk Ballet Gorets dellOSssezia del Nord(Federazione Russa) che ha presentato con successo la tradizione delle tribù Iraniane, Sciite e soprattutto Alane, attraverso la caratteristica Danza dei Pugnali, famosa per la maestria dei ballerini nei movimenti, e attraverso la Danza delle Vergini, danza affascinante per la delicatezza delle movenze delle mani e la grazia delle ballerine.
La chiusura della serata del Festival è stata contrassegnata dal calore e dallallegria del Ballet Folklórico "Maraguan" dellisola di Cuba che è riuscito a trascinare il pubblico in una fantasiosa performance condita di caraibici costumi e ritmi travolgenti.
Una splendida serata da Festival della Collina, organizzata dalle Associazioni Festival della Collina e Tres Lusores di Cori, con la direzione tecnica degli Sbandieratori dei Rioni di Cori, che è stata resa possibile grazie al contributo dellAzienda di Promozione Turistica di Latina, della Provincia di Latina e della Regione Lazio, con la collaborazione del Comune di Cori, della Sezione CIOFF Italia, dei Carabinieri e della Polizia Municipale di Cori, dellAssociazione dei Vigili del Fuoco in Congedo Volontariato e Protezione Civile di Cori - Sezione De Rossi.
Un particolare ringraziamento va attribuito al numeroso pubblico corese per la sua fedeltà negli anni, a dimostrazione che il Festival non è uniniziativa per pochi, ma per tutti coloro che amano la musica, il ballo e le culture del mondo.
Bellissimi i gruppi partecipanti, dallItalia al resto del mondo, nonostante alcune defezioni dovute allimpossibilità di organizzare unedizione completa del Festival a causa di oggettive difficoltà finanziarie a seguito di un notevole ridimensionamento degli aiuti economici da parte degli Enti pubblici.
La kermesse folklorica mondiale, che in edizioni complete si svolge in diverse città dei monti Lepini e della provincia, da sempre richiama grande interesse ed afflusso di pubblico che coglie così loccasione per visitare le città ed, idealmente, i Paesi rappresentati dai gruppi stessi, attraverso i volti, i costumi, i balli e le esibizioni dei componenti.
Ognuno di questi porta nella nostra realtà locale una parte della storia, cultura, tradizione, in una parola vita, di luoghi lontani, ma uniti nellideale di un mondo allinsegna della pace e della convivenza, di cui i ballerini e figuranti si rendono portavoce e testimoni nelle loro trasferte.
Cori, anche se per una sola giornata ha rivissuto tutto ciò, confermando di nuovo il successo della manifestazione, allinsegna della comunione tra tutti i popoli della terra.
Il preludio della serata, inserita nel contesto del Latium Festival, tra musiche e danze etniche, ha presentato anche lorganizzazione di unEsposizione di Artigianato Artistico locale ed internazionale, molto apprezzata dal pubblico e dagli ospiti stranieri.
Sul professionale palcoscenico del Teatro di piazza della Croce si sono esibiti alcuni tra i migliori gruppi internazionali presenti nel circuito CIOFF italiano per lanno 2006.
Il folto pubblico intervenuto alla serata, circa 2000 spettatori, dopo la coreografica ed acrobatica esibizione degli Sbandieratori dei Rioni di Cori che questanno festeggiano il 40° Anniversario della fondazione, è stato subito contagiato e riscaldato dalle musiche e dalle danze allegre e colorate delle Ande del Ballet Folklórico de Cochabamba della Bolivia.
A seguire il Pith of Africa Dancing Group del Kenia, che con le proprie danze ancestrali, ritmate dai tamburi, ha cercato di trasmettere parte del patrimonio culturale africano.
Il pubblico è stato successivamente conquistato dalla bellezza, dalla grazia, dallabilità fisica e dalla plasticità dei movimenti del Folk Ballet Gorets dellOSssezia del Nord(Federazione Russa) che ha presentato con successo la tradizione delle tribù Iraniane, Sciite e soprattutto Alane, attraverso la caratteristica Danza dei Pugnali, famosa per la maestria dei ballerini nei movimenti, e attraverso la Danza delle Vergini, danza affascinante per la delicatezza delle movenze delle mani e la grazia delle ballerine.
La chiusura della serata del Festival è stata contrassegnata dal calore e dallallegria del Ballet Folklórico "Maraguan" dellisola di Cuba che è riuscito a trascinare il pubblico in una fantasiosa performance condita di caraibici costumi e ritmi travolgenti.
Una splendida serata da Festival della Collina, organizzata dalle Associazioni Festival della Collina e Tres Lusores di Cori, con la direzione tecnica degli Sbandieratori dei Rioni di Cori, che è stata resa possibile grazie al contributo dellAzienda di Promozione Turistica di Latina, della Provincia di Latina e della Regione Lazio, con la collaborazione del Comune di Cori, della Sezione CIOFF Italia, dei Carabinieri e della Polizia Municipale di Cori, dellAssociazione dei Vigili del Fuoco in Congedo Volontariato e Protezione Civile di Cori - Sezione De Rossi.
Un particolare ringraziamento va attribuito al numeroso pubblico corese per la sua fedeltà negli anni, a dimostrazione che il Festival non è uniniziativa per pochi, ma per tutti coloro che amano la musica, il ballo e le culture del mondo.