Eventi & Cultura

Cori. Festival della Collina, lunedì serata da non perdere

05/08/2006

Occasione da non perdere del Festival della Collina – Incontri con il Folklore Internazionale CIOFF che sarà presentato in una serata unica lunedì a Cori (CIOFF: Conseil International des Organisations de Festivals de Folklore et d’Arts Traditionnels. ONG in relazioni formali di consultazione con l’UNESCO).
Abiti colorati, visi sorridenti, ritmi frenetici e coinvolgenti, coreografie spettacolari che si rincorrono tra balli di gruppo e vere e proprie acrobazie dei solisti: saranno questi gli ingredienti di questa vetrina del folklore mondiale che quest’anno per l’occasione festeggerà anche il 40° Anniversario degli Sbandieratori dei Rioni di Cori.
L’appuntamento, visto la qualità della manifestazione, anche se solo per una serata, si presenta già come un evento che attirerà spettatori da tutta la regione per ammirare l’esibizione di quattro gruppi folklorici provenienti da Paesi agli antipodi rispetto al Lazio, oltre alle evoluzioni dello storico gruppo corese.
I gruppi stranieri partecipanti alla serata saranno: Ballet Folklórico de Cochabamba BOLIVIA, Pith Of Africa Dancing Group KENIA, Folk Ballet “GORETS” OSSEZIA DEL NORD (Federazione Russa) e Ballet Folklórico "MARAGUÁN" CUBA.
La splendida cornice del Teatro di piazza della Croce ospiterà, infatti, nella serata estiva di lunedì 7 agosto con inizio alle ore 21:30, uno spettacolare evento di folklore cosmopolita, giunto ormai alla 31.ma edizione.
Quali che siano le coreografie, i costumi, le musiche interpretate dai gruppi internazionali che si avvicenderanno sul palco del Festival della Collina, la magia che sarà trasmessa al pubblico sarà sempre la stessa.
Le molteplici espressioni artistiche proposte non saranno che gli infiniti modi che l’uomo ha di vivere l’amore, il lavoro, la guerra in ogni angolo remoto del pianeta. E l’entusiasmo della piazza gremita confermerà che questi valori universali raggiungono l’anima senza il bisogno di parlare la stessa lingua.
Ogni anno la città di Cori ed alcune città dei monti Lepini diventano, per qualche giorno, un crocevia di cultura popolare, tra musiche, danze e costumi tradizionali provenienti da tutto il mondo.
Gli stessi gruppi saranno i protagonisti dell’evento LATIUM FESTIVAL All’Ombra della Collina che presenterà brevi animazioni musicali in alcuni luoghi della città, associate a degustazioni enogastronomiche, oltre alla promozione di prodotti artigianali artistici locali ed internazionali.
L’atmosfera colorata e multietnica che riempirà le città diventerà occasione per un momento prezioso di riflessione sul percorso rivolto alla conoscenza reciproca tra i “giovani” e le diverse culture del mondo, conoscenza utile per prevenire i conflitti, per gestire le relazioni con gli “altri”, in uno spirito di rispetto e di non violenza.
Il Festival della Collina quest’anno sarà presentato solamente a Cori ed in una sola serata a causa di oggettive difficoltà finanziarie a seguito di un notevole ridimensionamento degli aiuti economici da parte degli Enti pubblici.
Grazie all’importante collaborazione della Sezione CIOFF Italia e del Comune di Cori, il Teatro di piazza della Croce sarà animato da alcuni tra i migliori gruppi internazionali presenti nel 2006 nel circuito italiano.
La serata organizzata dall’Associazione Festival della Collina e dall’Associazione Tres Lusores, con la direzione artistica degli Sbandieratori dei Rioni di Cori, è stata possibile realizzarla grazie al contributo dell’Azienda di Promozione Turistica di Latina, titolare della manifestazione, della Provincia di Latina e della Regione Lazio.
Il Festival della Collina sia per la qualità dei gruppi internazionali presentati, spesso professionisti, selezionati da qualificate Commissioni nazionali ed internazionali, sia per le professionalità tecnico/organizzative messe in campo, rappresenta oggi una delle maggiori manifestazioni di folklore esistenti in Italia e nel mondo, sotto l’egida del CIOFF e dell’UNESCO.
La speranza è che dal prossimo anno si ritorni ad organizzare un’edizione completa del Festival, che non penalizzi le altre città interessate all’evento. Ciò sarà possibile se le Istituzioni capiranno l’importanza del sostegno concreto a questa qualificata kermesse del folklore mondiale, in maniera tale che la stessa non muoia o venga trasformata in una delle tante piccole manifestazioni di folklore esistenti in Italia.
La sfida è ardua ma è anche vero che l’Organizzazione e tutti quelli che amano il Festival puntano a vincerla.

Rita Bittarelli

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