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Cori. Un sito web dedicato a Maurizio Poggiali

26/07/2006

Un sito web dedicato a Maurizio Poggiali, il giovane ufficiale caduto l'8-8-97 nell'incidente aereo di Monte Lupone, provocato da imperizia altrui.
Nel sito, oltre ad una dettagliata analisi con le inchieste, i processi, le interrogazioni parlamentari sulla tragica vicenda, e l'odissea giudiziaria della famiglia per la ricerca di "giustizia e verità" sulla morte del proprio congiunto, sono altresì presenti la sua biografia, le foto, i riconoscimenti internazioni ricevuti, le immagini in Volo con il Tornado di cui era specialista ed i libri a lui dedicati, nonché un approfondimento sul premio "Maurizio Poggiali" alla migliore tesi di laurea in ingegneria aerospaziale, in collaborazione con l'Università La Sapienza di Roma e Federico II di Napoli.
Un link è dedicato alle attestazioni istituzionali: Il Comune di Roma ha intitolato, alla Sua memoria, una “Scuola elementare statale” ed un Largo della città (Largo Maurizio Poggiali), mentre il Comune di Cori gli ha conferito la cittadinanza onoraria alla memoria.
I risultati raggiunti e la sua biografia, professionale ed umana, lo ergono ad esempio e modello per le giovani generazioni: come il pilota e scrittore Antoine Saint Exupery (l’autore del “Piccolo principe”), alla cui figura è stato avvicinato dal Sindaco di Roma Walter Veltroni, Maurizio Poggiali amava scrivere ed il suo impegno letterario e civile, è testimoniato dai suoi scritti, dalle sue lettere (una, scritta nel 1987, sui problemi e la violenza della città di Napoli, è stata pubblicata recentemente sul "Corriere della sera”) e dalle sue poesie, ora raccolte in due volumi: “Con valore verso le stelle” e “Lune d’inverno (poesie e racconti), con la prefazione di Maria Luisa Spaziani.
In una Sua lettera, che appare come un testamento spirituale, da giovane allievo dell’Accademia, egli scriveva: "La consapevolezza di svolgere, ad alto livello, un compito di difesa al servizio del proprio Paese, di essere tra coloro che garantiscono, salvaguardandola, la libera quotidianità ai propri cari e alla Nazione intera, in un certo senso rende orgoglioso chi sente la "bellezza" di offrire qualcosa agli altri”.
Ritenendo lo studio e la preparazione scientifica i cardini della sua vita e del suo lavoro, ha dedicato la sua giovinezza e la sua maturità all’impegno intellettuale, attestato dai suoi studi: Corso “Falco IV” presso l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli (risultando 1° tra i navigatori), Corso normale presso la SGA di Firenze, laureando in Ingegneria Aeronautica (Indirizzo Aerospaziale) presso L’Università “Federico II” di Napoli.
Ha reso onore all’Aeronautica ed all’Italia quando ha frequentato i corsi di specializzazione negli U.S.A (base aerea di Mather-California) e Gran Bretagna (scuola Trinazionale di Cottesmore e base aerea di Cranwell), risultando sempre tra i primi, anche in concorrenza con colleghi di molte altre nazionalità.
Dopo essere stato assegnato al 154° gruppo del 6° Stormo di Ghedi (Brescia) ed impiegato in missioni operative per il conflitto in Bosnia, è stato trasferito al 311° Gruppo del Reparto Sperimentale Volo di Pratica di Mare, dove ha ricoperto ruoli di notevoli responsabilità, ottenendo qualifiche e brevetti al massimo livello: il 9 aprile 1997, da Gioia del Colle, ha fatto parte del primo equipaggio italiano ad effettuare rifornimento in volo con il Tornado ADV, mettendo a punto le procedure di rifornimento in volo che sono oggi impiegate dai piloti dei Reparti Operativi.
In vista delle imminenti selezioni per astronauta, nel mese di giugno del 1997 aveva partecipato, in rappresentanza del nostro Paese, al Salone Aeronautico Internazionale di Le Bourget (Parigi) intervistato dalla RAI, ad illustrare l'avionica (di cui era specialista) del jet MB339 CD (completamente digitale).
Il sindaco di Roma Walter Veltroni così si è espresso:
"La città ha avuto modo di rendere omaggio alla memoria del capitano Maurizio Poggiali, prima con l'intitolazione di una scuola, poi con quella di un Largo della città , perché ritengo che la sua figura, la sua intensa esperienza di vita e il suo coraggio insieme al suo amore per la poesia e l'arte non debbano andare dimenticate".

Rita Bittarelli

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