Eventi & Cultura

Cisterna. Favismo: come evitare i rischi

11/05/2006

Fave buone ma … pericolose per alcuni.
Il cosiddetto favismo è un difetto congenito di un enzima normalmente presente nei globuli rossi, la glucosio-6-fosfato-deidrogenasi, essenziale per la vitalità degli eritrociti e in particolare per i processi ossidoriduttivi che in essi si svolgono.
La carenza di questo enzima provoca un'improvvisa distruzione dei globuli rossi (emolisi) e quindi la comparsa di anemia emolitica con ittero, quando il soggetto che ne è carente, ingerisce fave, piselli o alcuni farmaci (ad esempio sulfamidici, salicilici, chinidina, menadione, ecc.,) che agiscono da "fattori scatenanti", inibendo cioè l'attività della glucosio-6-fosfato-deidrogenasi eritrocitaria, impoverendo ulteriormente i globuli rossi che sono già carenti dell'enzima.
I sintomi sono improvvisa insorgenza di febbre e di ittero della cute e delle mucose, pallore, debolezza, compromissione delle condizioni generali, respiro frequente, difficoltoso.
L'unica terapia del favismo in crisi emolitica è una immediata trasfusione di sangue fresco anche per più giorni.
Purtroppo casi di favismo si registrano anche a Cisterna. Per questo ogni anno vige l’ordinanza sindacale che vieta la coltivazione di fave e piselli nel raggio di 300 metri sia dall’abitazione che dalla scuola frequentata dagli affetti di questa sindrome.
In questo periodo di maturazione e raccolta di fave, nonché la ventilazione primaverile che favorisce la diffusione di sostanze che potrebbero scaturire, negli affetti, crisi emolitiche, si chiede la collaborazione di tutti affinché si possa limitare al massimo il rischio da favismo.
In particolare si chiede la collaborazione dei residenti o titolari di coltivazioni, anche piccole, in via Carlo Peroni, via Beethoven e traverse, via Paisiello, via I° Maggio, via Guido D’Arezzo, via Boito, via Roma (da incrocio via Vivaldi a incrocio via Beethoven).

Rita Bittarelli

    Tag

    Cisterna

    Altre notizie di eventi & cultura

    ELENCO NOTIZIE