Nettuno. Le stanze del Dio per proteggere i pesci

È stato finanziato dalla Provincia di Roma, con la somma di 24 mila euro, lo studio di fattibilità del progetto 'Le stanze del Dio Nettuno'. Lo stanziamento è stato possibile grazie all'interessamento del consigliere provinciale di Alleanza nazionale Stefano Di Magno. 'Le stanze del Dio Nettuno' è un progetto che prevede il posizionamento sui fondali marini del litorale di Nettuno di barriere che vanno a creare delle vere e proprie abitazioni protette per i pesci, favorendo il ripopolamento della fauna marina e costituendo un deterrente per la pesca a strascico, vietata in alcune zone e spesso praticata comunque. Coordinatore dell'iniziativa è Fabio Sarti. "Questo progetto - spiega Sarti - è uno studio preliminare necessario a stabilire quale sarà il sito più idoneo ad ospitare la barriera per il ripopolamento che permette di aumentare la popolazione del mare e impedisce la pesca a strascico. A stabilire con esattezza il punto in cui posizionare le barriere - aggiunge Sarti - sarà un biologo marino con la consulenza della ditta che fornisce il materiale, la Tecno reef, che ha già realizzato centinai di km di barriere soprattutto sulla costa adriatica". Una volta realizzato il progetto la Provincia potrà accedere la bando di concorso della Regione Lazio per acquisire i fondi necessari alla sua realizzazione. "Per portare avanti questa iniziativa - ha concluso Sarti - vogliamo coinvolgere anche la Facoltà di Biologia marina dell'università La Sapienza di Roma e abbiamo avviato un rapporto di collaborazione con la capitaneria di porto Circomare Anzio, di cui ringrazio tenente di Vascello Andrea Vaiardi che ha dimostrato interessamento e la massima disponilità al progetto. Si tratta di un bel progetto - ha spiegato il consigliere Stefano Di Magno - sia sotto il profilo turistico, perchè sarà possibile fare delle visite guidate subacquee dove saranno posizionate le barriere, sia perché si impedisce di fare pesca a strascico sotto costa, attività che crea danni enormi all'ecosistema marino. Ci siamo impegnati per finanziare il progetto - ha concluso Di Magno - e ora vogliamo ottenere i fondi della Regione per proteggere il nostro mare".