Cronaca

Il Circo va in ospedale

01/12/2000

Torna a Latina il Circo della famiglia Montico. Il capoluogo ospiterà nel periodo natalizio la seconda edizione del Festival Internazionale del Circo “Città di Latina”. Questa volta addirittura ci sarà uno spettacolo in anteprima mondiale del Circo di Stato rumeno. L’organizzazione ha deciso di dedicare questa edizione al sostegno del “Progetto Andrea”, l’organizzazione che si preoccupa di “umanizzare”, nel reparto di Pediatria dell’ospedale di Latina, il soggiorno dei giovani pazienti ricoverati. In questa iniziativa la famiglia Montico sarà affiancata dall’Age (Associazione dei genitori) e dai responsabili nazionali del “Progetto Andrea”. L’esperienza del clown in corsia non è nuova, ma forse ormai non basta e quindi si è deciso di portare un intero circo in ospedale. I bambini saranno coinvolti in modo diretto. Per loro sarà bandito il concorso di disegno “Il Circo in ospedale”, parteciperanno le scuole materne, elementari e medie. Tutti i disegni saranno esposti e i più significativi anche premiati. La finalità del concorso è quella di stimolare la creatività del bambino e di portarlo a riflettere sulle possibilità di usare la risata come metodo per affrontare situazioni di forte disagio come quella del ricovero ospedaliero. Il desiderio della famiglia Montico è quello di far conoscere il Circo sotto una veste nuova. Cercano di proporlo, il circo, come mezzo privilegiato per attivare un’azione solidale nei confronti dei bambini più bisognosi d’affetto, come quelli in ospedale. Il loro progetto, sostengono, nasce dalla filosofia sulla quale il circo pone le sue basi, il divertimento con numeri di acrobazia e goliardici. L’obiettivo è di strappare risate, che non fanno mai male. Il rispetto per i più deboli, come i bambini, è lo specchio del rispetto per qualunque “essere vivente”, compresi gli animali, che nel circo a Latina ci saranno. Al II Festival del Circo di Latina saranno chiamati solo quegli addestratori che utilizzano metodi “non violenti” per realizzare le coreografie con i lori animali. Per ciascuna “bestia” nessun tipo di maltrattamenti, anche perché gli animali utilizzati sono già abituati al contatto con il pubblico e con i bambini in particolare. Allora non rimane che ridere con clown e acrobati.

Redazione ParvapoliS


    Altre notizie di cronaca

    ELENCO NOTIZIE