Cronaca
Priverno, attività estrattive. Una denuncia del WWF Monti Lepini
12/10/2000
Il WWF Monti Lepini dopo aver constatato il grave, costante e sempre maggiore aggravarsi dell'impatto ambientale provocato dalle attività estrattive, in special modo nel comune di Priverno ritiene doverose alcune considerazioni.
«Il Comune di Priverno, soprattutto nell'amministrazione del Sindaco Renzi si è palesemente
espresso a favore delle attività estrattive dando parere positivo all'allargamento di alcune cave nelle conferenze dei servizi in cui il Comune è intervenuto.
Le situazioni pregresse di abusi sembrerebbero così sanate con un colpo di spugna visti gli ampliamenti concessi alla maggior parte (per non dire tutte) delle attività estrattive.
Visto il nascere di accordi per il nuovo sfruttamento di porzioni enormi del territorio comunale,
si prospetta un futuro assai peggiore di ciò che fino ad oggi si è potuto vedere. Ma cosa
preoccupante è che tale organizzazione affaristica sta avvenendo nel più tranquillo silenzio
senza che la maggior parte dei cittadini si accorga del disastro imminente.
La legge regionale 27/93 sulle attività estrattive è stata boicottata da tutti coloro che non
volevano la programmazione tant'è vero che il piano stralcio delle cave della Provincia di
Latina è pronto e fermo nei cassetti ormai da diversi anni;
I cavatori presenti nel nostro territorio, insieme al Comune di Priverno, stanno cercando di
fare un loro piano per l'escavazione. Anche di questo piano sono ormai anni che se ne parla
ma rimane sempre fermo in quanto, a nostro modesto avviso, non si vuole la benché minima regola
come dimostra la volontà di qualcuno di poter scavare in zone vincolate.
Da sottolineare la penosa situazione in cui si trovano alcuni nostri concittadini i quali
sono sottoposti quotidianamente a problemi di tipo igienico sanitario causati da polveri e dal
continuo traffico generato dai mezzi pesanti.
Un solo ripristino (su circa 15 cave) è stato fatto: il resto è sotto gli occhi di tutti».
«Il Comune di Priverno, soprattutto nell'amministrazione del Sindaco Renzi si è palesemente
espresso a favore delle attività estrattive dando parere positivo all'allargamento di alcune cave nelle conferenze dei servizi in cui il Comune è intervenuto.
Le situazioni pregresse di abusi sembrerebbero così sanate con un colpo di spugna visti gli ampliamenti concessi alla maggior parte (per non dire tutte) delle attività estrattive.
Visto il nascere di accordi per il nuovo sfruttamento di porzioni enormi del territorio comunale,
si prospetta un futuro assai peggiore di ciò che fino ad oggi si è potuto vedere. Ma cosa
preoccupante è che tale organizzazione affaristica sta avvenendo nel più tranquillo silenzio
senza che la maggior parte dei cittadini si accorga del disastro imminente.
La legge regionale 27/93 sulle attività estrattive è stata boicottata da tutti coloro che non
volevano la programmazione tant'è vero che il piano stralcio delle cave della Provincia di
Latina è pronto e fermo nei cassetti ormai da diversi anni;
I cavatori presenti nel nostro territorio, insieme al Comune di Priverno, stanno cercando di
fare un loro piano per l'escavazione. Anche di questo piano sono ormai anni che se ne parla
ma rimane sempre fermo in quanto, a nostro modesto avviso, non si vuole la benché minima regola
come dimostra la volontà di qualcuno di poter scavare in zone vincolate.
Da sottolineare la penosa situazione in cui si trovano alcuni nostri concittadini i quali
sono sottoposti quotidianamente a problemi di tipo igienico sanitario causati da polveri e dal
continuo traffico generato dai mezzi pesanti.
Un solo ripristino (su circa 15 cave) è stato fatto: il resto è sotto gli occhi di tutti».